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A poco più di cinquant'anni dalla pubblicazione de "Il mistero del soprannaturale" (1965), il pensiero antropologico-teologico di Henri de Lubac - al di là delle riduzioni convenzionali - attende ancora di essere pienamente esplorato e compreso al fine di fecondare la proposta e la critica dell'"intellectus fidei" rispetto alla realtà dell'uomo. Soprattutto il dibattito filosofico e teologico italiano necessita di una ripresa creativa del decisivo contributo lubachiano, concepito alla scuola del Doctor communis. Attraverso la verifica, in sede storico-teologica, della validità della lettura offerta dal teologo gesuita, i saggi contenuti nella monografia che dà il titolo al volume intendono contribuire all'apprezzamento della sua attualità.